domenica 21 ottobre 2012

"El Chino" Recoba, croce e delizia


Alvaro Alexander Recoba Rivero è uno di quei talenti cristallini che sono al di sopra della partita; non intervengono in maniera prepotente sul match, ma se scatta la scintilla il match lo decidono.
Dotato di un mancino esagerato e velenoso Recoba muove i suoi primi passi in patria, in Uruguay, prima nel Danubio e poi nel Nacional Montevideo
Gli idoli calcistici a cui si ispira Recoba sono Enzo Francescoli e Ruben Sosa Ardaiz, entrambi uruguayani e mancini come lui. Il talento è evidente e l'Inter lo acquista insieme a Ronaldo nel 97/98.

Da subito pupillo del patron Moratti (che ne era rimasto ammaliato già dalle videocassette), Recoba esordisce con una doppietta (bolide dalla distanza e calcio di punizione) nel campionato italiano conquistandosi subito i tifosi e il soprannome "El Chino", dovuto ai tratti somatici simili agli asiatici.

Non è mai riuscito a diventare trascinatore perchè Recoba è uno di quei talenti intermittenti, che a vederli da fuori sembra che non ne abbiano voglia di incidere sulla gara. Facendo un paragone astronomico, Recoba non è paragonabile ad una supernova, ma è più simile ad un pulsar, affascinante stella di neutroni che splende con intermittenza.

Il suo periodo all'ombra della Madonnina è stato caratterizzato da moltissimi alti e bassi: dalle incomprensioni tecniche allo scandalo dei passaporti (lui e Oriali furono squalificati 4 mesi).

Nonostante tutto era capace di gesti tecnici fuori dalla norma con quel mancino chirurgico e fatato. E lo è ancora. Che ci crediate o no El Chino è ancora in attività a 36 anni suonati e dà spettacolo nel Nacional Montevideo con goal spettacolari (come l'ultimo da calcio d'angolo). Certo, sostenuto da quel mancino limpido potrà giocare anche da fermo. Lunga vita al Chino!

DB

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