domenica 16 dicembre 2012

Salvatore Soviero, tra raptus, risse e follie

Salvatore Soviero. Forse non tutti si ricorderanno di lui come portiere dotato di buoni riflessi e personalità. Tuttavia è impossibile non ricordarsi di lui in veste di rissaiolo, violento e pazzoide del calcio dell'ultimo decennio.
I suoi video sono ancora cliccatissimi su youtube e le sue "gesta" non sono ancora state dimenticate. 

Soviero appartiene ad una classe di giocatori che non lasciano il segno per i gesti tecnici, ma per quelli comportamentali: una sorta di "uomo-animale" che è sempre più in via d'estinzione nel calcio. Soviero, nella sua carriera, non si è mai fatto mettere i piedi in testa da nessuno (forse li ha messi lui in testa ad altri) . Celebre è un suo gesto in Reggina-Juventus, la sua prima in Serie A: mister Novellino gli concede la fiducia facendolo debuttare 31enne nella massima serie e lui ricambia con ottime parate e uno sfioramento dell'orecchio indirizzato a Del Piero, che non è uno qualsiasi ma una divinità del calcio. Come se non fosse stato abbastanza chiaro gli sussurra a chiare lettere:"Ricchione", mettendo chiaramente in dubbio i gusti sessuali del capitano juventino.

Da li viene segnato come testa calda, ma sono altri gli episodi che lo porteranno nell'olimpo degli irascibili e degli inclini ai raptus violentissimi incontrollati. Ad esempio, durante un Messina-Venezia, da portiere del Venezia non accetta la sconfitta e scatena una mega rissa prendendo a schiaffoni, calci e pugni chiunque gli passi a tiro. Verrà squalificato per mesi. 

Concludo citando l'episodio dei 40 secondi di insulti pesantissimi in napoletano ad uno sciagurato guardalinee, che aveva solamente alzato la bandierina dal lato sbagliato.
Ora Soviero ha iniziato la carriera di allenatore: chissà che non ci regali altre perle. Mina vagante!

DB

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